CONFCOMMERCIO SOSTIENE LE ATTIVITà INGIUSTAMENTE FATTE CHIUDERE
Spostamenti consentiti solo all’interno del proprio comune di residenza, mentre sono vietati quelli verso altri comuni e quelli in entrata e uscita dalla regione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di salute, studio o necessità. Con la raccomandazione di evitare gli spostamenti non necessari anche all’interno del proprio comune. Chiusi i ristoranti e le altre attività di ristorazione (bar, pub, gelaterie, pasticcerie): per loro resta consentita la sola vendita da asporto, dalle 5 alle 22, mentre le consegne a domicilio non hanno limiti d’orario.
Sono le nuove misure, in aggiunta a quelle già in vigore, che scatteranno in Emilia-Romagna da domenica 15 novembre e per almeno due settimane dopo l’ordinanza firmata in serata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che prevede l’inserimento della regione in zona arancione, sulla base della valutazione dei parametri relativi al livello di rischio e allo scenario epidemico effettuata dal Comitato tecnico scientifico e dalla Cabina di regia nazionale.
Grido d’allarme del settore abbigliamento. Federmoda-Confcommercio con lo slogan “Non siamo fantasmi” ha lanciato la campagna di sensibilizzazione del settore rivolta alle istituzioni e al Governo in primis. L’associazione di categoria, alla quale aderiscono le imprese del commercio al dettaglio e all’ingrosso di abbigliamento, calzature e pelletterie, reclama piena tutela per la categoria, in considerazione della grave crisi che la pandemia ha causato anche nel settore.